Che sarà, che sarà… - 26-09-01 - Nicola Pagliarulo

 

 

Trovo veramente angustiante continuare illogiche conversazioni con chi non manifesta l’intenzione di sostenere un dialogo ed è per questo che ritengo opportuno ovviare ad un forum che potrebbe solo amplificare sterili polemiche.

Qualora avessi offeso la sensibilità di chicchessia, con le mie espressioni talvolta “colorite”, chiedo venia…

Non credo di aver usato, a tutt’oggi, un linguaggio “indecoroso”, per cui, un’eventuale reprimenda, la accetterei da tutti i lettori “super partes” che avessero “subito” i miei scritti, lasciando che il “fuoco dell’oltraggio” continui ad incendiare le code di chi mai potrà subire offesa, in quanto refrattario alla vergogna.

Spero che le mie metafore non abbiano intristito il cane di strada, né molestato il simpatico suino…non era mia intenzione ferire la sensibilità di animali che amo, accostandoli a chi ha dimostrato, coi fatti, d’essere capace di reiterare azioni, mirate all’interesse personale ed al mantenimento della “clientela”.

Queste si, sono intollerabili nefandezze che offendono la decenza…ecco perché credo che non arriverei mai a consigliare qualcuno di fare, o non fare, qualcosa…

Il libero arbitrio consente di effettuare le proprie scelte, nelle espressioni come nelle azioni, cosicché   migliorarsi o perseverare nell’errore.

Io non capisco come si possa permettere agli altri di “giocare anche con le proprie carte”, per ritrovarsi puntualmente perdenti…ma preferisco chi “ignora” a chi bara.

Le uniche cose veramente sconce che si continuano a vedere, riguardano il poco rispetto per le persone e per l’ambiente.

Ciò che dovrebbe veramente mortificarci, è vedere quanto sia svilente l’improvviso interesse pre-elettorale per le problematiche dei singoli e della collettività. Una cura minuziosa dei dettagli, disegnata per rassicurare il “bisognoso” ed incoraggiare “l’insicuro”, che racchiude in sé l’elogio della menzogna.

Bisognerebbe ricordarsene ad ogni “concessione”, “gara”, “sorteggio”…ogni qualvolta ci rifanno il manto stradale e ridipingono segnaletiche verticali ed orizzontali: c’è sempre un parente, un amico o un colluso…c’è sempre un convegno, un congresso o un “ritrovo”.

Sarebbe ora di capire che è importante cambiare la mentalità, piuttosto che sperare di entrare nella “casta”…perché la volgarità reale, risiede nelle parole mirate di chi mente e non nelle espressioni di chi denuncia continue amenità.

 Non voglio dilungarmi oltre, chi “vuol sentire” ha già compreso e gli rinnovo il mio rammarico per eventuali, fortuiti, “patemi da lettura”.

Agli “scandalizzati”, dedico una strofa della canzone di Francisco (Chico) Buarque de Hollanda, magistralmente interpretata da Fossati-Mannoia:                                                                                    

“…oh che sarà, che sarà,

di chi non ha ragione, né mai ce l’avrà,

di chi non ha decenza, né mai ce l’avrà,

di chi non ha…giudizio…”

Magari vi offenderà anche questo ma, a modo vostro, avete ben ragione di cantare.